Ricordi del giro delle sette chiese

(Da un opuscolo che hanno lasciato all'Im'arcord alcuni partecipanti a questo pellegrinaggio)

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Nel 1982 ebbi l’opportunità di conoscere il Giò di Casciana quando venne a casa mia per insegnarmi a trattare il cotto.
Parlando lui mi disse che aveva fatto il giro delle sette chiese, al che io mi incuriosii e gli chiesi spiegazioni.
Lui mi dissi che aveva preso una croce in chiesa a Codiponte e, incappato con la classica veste bianca e rossa, aveva iniziato il percorso, ma la strada era talmente brutta che si era perso ed era arrivato a Casciana a notte fonda. Allora io gli dissi che mi sarebbe piaciuto, l’anno successivo, fare il percorso insieme a lui per provare che cosa era il giro delle sette chiese. Tornato a casa chiesi a mia madre di questo giro e lei mi spiegò che, in tempi precedenti, il venerdì santo, in occasione dei sepolcri, era tradizione visitare sette chiese che erano nel circondario e precisamente Caciana, Ugliancaldo, Argigliano, Pieve di San Lorenzo, Casola, Luscignano e Codiponte.
Allora chiesi a mia madre in che modo si svolgeva la cerimonia e lei mi rispose che quelli della chiesa di partenza andavano verso la chiesa successiva cantando il “Miserere” e, in punti prestabiliti, incontravano quelli della chiesa successiva che li aspettavano cantando lo “Stabat Mater”, si riunivano, entravano in chiesa e adoravano due stazioni della Via Crucis, poi, insieme partivano per la chiesa ancora successiva, con le stesse modalità; in questo modo il gruppo di persone aumentava ad ogni chiesa di sosta.
Quando io chiesi come mai la tradizione era stata abbandonata, lei mi rispose che alla fine degli anni cinquanta la tradizione era stata contestata soprattutto nella località di Argigliano, di modo che la Curia aveva deciso di sospendere la cerimonia per non creare dissidi.
Allora io dissi a mia madre che avrei fatto la via crucis assieme al Giò di Casciana, ma lui nel frattempo morì.
Anni dopo, per mantenere la promessa fatta, nel 1993 organizzai il giro delle sette chiese.
Eravamo in dodici persone, alla partenza, e, ad ogni paese trovavamo le persone anziane che si mettevano a piangere ricordando quando anche loro facevano il giro delle sette chiese.
Oggi, nel 2003, sono 10 anni che abbiamo ripreso la tradizione; abbiamo trovato l’acqua, il sole, la neve, ma soprattutto il numero di persone che seguono è aumentato e ci sono con noi molti ragazzi.
Dobbiamo ringraziare il paese di Ugliancaldo con il Gruppo “i marcord” che, dopo il primo anno ci hanno sempre ospitati e accolti con tanta amicizia.
Buona Pasqua a tutti